Covid, zona rossa rinforzata: cos'è e in quali regioni sarà adottata
Stesse regole della zona rossa, ma con maggiori restrizioni. E’ questa, in linea generale, la zona rossa rinforzata che, da lunedì 8 febbraio, incombe come minaccia per diversi comuni. In dieci, a partire da domani, ne saranno già confinate.
Ad esserne interessate saranno tutta la provincia di Perugia, sei comuni in provincia di Terni e tre località in Abruzzo: San Giovanni Teatino, Atessa (Chieti) e Tocco da Casauria (Pescara). Tali comuni, confinati in zona rossa rinforzata dalle rispettive ordinanze dei presidenti della Regione Donatella Tesei e Marco Marsilio, dovranno affrontare alcune restrizioni “extra” rispetto alla conosciuta zona rossa.
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In zona rossa rinforzata, colorazione che si rifà al Dpcm dello scorso 3 dicembre, vale il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma ogni spostamento è vietato. Infatti, rispetto alla colorazione rossa nazionale, nei comuni interessati è vietato ogni spostamento al di fuori del proprio comune e della regione, anche per motivi di lavoro. Per poter circolare serve l’autocertificazione e l’autorizzazione del sindaco.
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Chiusi i servizi di ristorazione a esclusione delle mense e del catering e resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio. In Umbria prevista anche la chiusura totale di nidi e materne. Le disposizioni avranno validità per due settimane.