Fabio Rustico, dal calcio all'agricoltura: "Mi alzo alle 4 e mezza e vado nei campi"
124 presenze in 10 anni di Atalanta, per poi passare alla politica e infine l'agricoltura. Dal campo di calcio ai campi della Sicilia, dove Fabio Rustico vive e lavora.
L'ex difensore dell'Atalanta ha lasciato il calcio giocato soltanto a 30 anni e ora fa tutt'altra vita: dopo il pallone, è passato al trattore e a lavorare la terra, alzandosi presto al mattino, come racconta a 'Il Posticipo'.
"Faccio l’agricoltore. Sono nato e cresciuto a Bergamo, ma i miei genitori sono originari di Mazara del Vallo. Stiamo costruendo l’identità dell’azienda agricola piano piano e mattone dopo mattone. Mi sveglio alle quattro e mezza del mattino e comunque per le sei sono già in giro. D’estate mi alzo prima perché alle sei si comincia sui campi visto il caldo. In campo mi davano dello zappatore e del ruvido, anziché offendermi l’ho preso come un consiglio".
Non soltanto l'agricoltura, ma anche lo studio e la politica, dove è entrato dopo il ritiro, lavorando in comune a Bergamo.
"Mi occupo del lavoro manuale, ma coordino anche le persone e penso alla burocrazia. Mentre giocavo per qualche anno ho frequentato l’Università, facevo Economia e Commercio".
Rustico si è anche riscoperto lettore, soprattutto della letteratura siciliana: ha rivelato di essersi appassionato a Sciascia e Pirandello.
"Mi è sempre piaciuta la saggistica legata alla filosofia delle religioni. Mi ha sempre appassionato la letteratura siciliana: Sciascia e su tutti Pirandello, anche se è un autore un po’ più globale. Il mio libro è il 'Gattopardo' di Giuseppe Tomasi di Lampedusa".